Quando si nasce, ognuno ha la sua data scritta su un certificato e saprà ogni anno quando festeggiare il compleanno.
Quando invece penso a un personaggio di un romanzo, di un racconto, la sua data di nascita non sempre è indicata e, in ogni caso, non invecchierà mai, potrebbe anche non morire mai, visto che la sua vita è rappresentata in un certo arco di tempo. Potrebbe rimanere giovane per sempre e vivere diverse esperienze in un arco breve di tempo. Esperienze sempre nuove, di continuo.
In fondo, un autore ci descrive alcune cose della sua vita. Se si pensasse che si potrebbero scrivere romanzi sempre con lo stesso protagonista in uno stesso arco di tempo il limite sarebbe solo la fantasia, si potrebbe cambiare lo stile, il punto di vista e lasciare i personaggi maturare storia dopo storia, fino a sentirli fratelli.
È un po’ come vivere per sempre, ma è di più. In fondo, un personaggio potrebbe non essere mai ricordato, mai riconosciuto e mai incontrato, potrebbe rimanere per sempre imprigionato in un foglio di carta stampata, oppure in una sequenza di caratteri digitali di un e-book, oppure in un file di testo che non abbandona il suo luogo. Nessuno ti conoscerà mai. Questa cosa un po’ mi preoccupa, forse è il mio destino, non so ancora bene.
Credo che trovarsi un personaggio davanti, potrebbe essere una gran bella cosa.
Pensate a un libro, a un romanzo che avete letto, fosse anche di Giovanni o di qualsiasi altro autore vissuto o vivente. A chi chiedereste cosa?